finissage delle mostre
saluti del rettore Alberto Ferlenga
e del coordinatore dell’Archivio Progetti Serena Maffioletti
Carlo Scarpa e le arti. Progetto, allestimento, dialogo
conferenza di Orietta Lanzarini
testimonianze e riflessioni di: Manlio Brusatin, Sergio Los, Valeriano Pastor, Guido Pietropoli, Francesco Rovetta, Barnaba Rudi, Franca Semi
Carlo Scarpa after Carlo Scarpa
due mostre ai Tolentini
Carlo Scarpa, un maestro Iuav: progetti e insegnamento
a cura di Serena Maffioletti
Guido Guidi Indagine sulla tomba Brion
a cura di Mariano Andreani
L’Università Iuav di Venezia, nell’anno delle celebrazioni per i suoi 90 anni, ricorda Carlo Scarpa con due mostre che si svolgono ai Tolentini, sede storica dell’Ateneo.
È sufficiente varcare la soglia dei Tolentini per cogliere l’importanza della relazione tra una scuola e uno dei suoi più importanti maestri, che ne è stato anche direttore.
La prima evidente testimonianza di una modernità d’autore, per chi entra nella città lagunare, è proprio la porta disegnata da Scarpa per l’Ateneo veneziano. Fotografata quotidianamente da turisti di ogni parte del mondo, rappresenta il simbolo della nostra scuola.
L’omaggio a Carlo Scarpa si sviluppa quindi attraverso l’ex convento dei Tolentini e si divide in due mostre. La prima è allestita nella Galleria del Rettorato, il nuovo spazio espositivo voluto dal rettore Alberto Ferlenga. Qui saranno presentate, a cura di Serena Maffioletti, testimonianze edite e inedite della vasta attività di Scarpa in rapporto con Iuav: schizzi, disegni, riproduzioni, immagini fotografiche relative ai Tolentini, a Ca’ Tron, alla palazzina Masieri e a San Sebastiano, testimonianza di una attività progettuale fortemente intrecciata con quella di insegnante.
Nell’Aula Magna invece viene presentato, a cura di Mariano Andreani, il lavoro dedicato da Guido Guidi a quello che è forse il progetto più noto di Scarpa: la Tomba Brion.
In questo caso le sequenze fotografiche di Guidi seguono il continuo variare del progetto scarpiano sotto l’influenza della luce, dando luogo a uno specialissimo dialogo tra maestri.
Durante la mostra sarà possibile visitare la palazzina Masieri, opera straordinaria e meno nota di Scarpa, che la famiglia Masieri ha concesso in comodato all’Università Iuav di Venezia.
Per questo edificio, oggetto anche di un progetto di F.L. Wright, Iuav sta progettando la sistemazione per farne quella foresteria – luogo d’incontro tra studenti stranieri e italiani – che è il lascito della famiglia Masieri.
a cura di Giulia Lambertini,
in collaborazione con Casa Testori, Milano
Il fotografo Guido Guidi (1941), dall’inizio degli anni Sessanta, in un percorso conoscitivo che ad oggi non è ancora terminato, avvicina con la sua macchina fotografica l’opera dell’architetto Carlo Scarpa (1906-1978), suo primo e più importante maestro a Venezia. Grazie alle foto originali e ricche di appunti autografi, conservate al Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio (CISA) di Vicenza si compie un viaggio sorprendente: dal Negozio Olivetti di Piazza San Marco, alla Gipsoteca Canoviana di Possagno, dal Museo di Palazzo Abatellis, che conserva la celebre Annunciata di Antonello da Messina, a quello di Castelvecchio a Verona, uno degli allestimenti museali più ammirati e copiati del mondo, fino al Complesso Monumentale Brion di San Vito di Altivole (TV), opera-testamento di Carlo Scarpa.
Ca' Foscari School for International Education organizza un corso su Carlo Scarpa a cura dell'arch. Guido Pietropoli.
Per il decimo anniversario dell'apertura del Centro Carlo Scarpa e il centodecimo compleanno dell’architetto, la Regione del Veneto in collaborazione con il Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio propone un calendario di visite guidate alle più importanti opere scarpiane nel Veneto.
La Galleria Regionale di Palazzo Abatellis è lieta di ospitare un incontro di studio, organizzato da colleghi e amici, dedicato al professore Roberto Calandra (1915-2015), architetto e urbanista, a un anno dalla scomparsa, una grande figura di architetto e di intellettuale che ha attraversato tutto il “secolo breve” con intelletto e passione, lasciando una preziosa eredità di idee e di opere.