Sabato 16 dicembre 2006 è stata inaugurata alla Fornace di Asolo, la mostra “Carlo Scarpa ad Asolo” promossa dalla Confartigianato di Asolo e dalla Fondazione “La Fornace dell’Innovazione” in omaggio al grande architetto veneziano nella ricorrenza del centenario della nascita (1906-2006). Si tratta di una mostra di 23 ritratti fotografici inediti realizzati nell’estate del 1969 da Floriano Steiner, fotografo internazionale che da più di cinquant’anni alterna i suoi viaggi in giro per il mondo con la residenza ad Asolo. A corredo della mostra fotografica, sempre negli spazi della Fornace, sono esposti una serie di documenti cinematografici del periodo asolano di Scarpa, messi a confronto con un video realizzato per l’occasione con interviste ad alcuni dei suoi più stretti amici e collaboratori del periodo di Asolo. Una sezione particolare della mostra è allestita presso gli spazi della Tessoria Asolana di Asolo, dove sono esposti dei tessuti e delle cravatte disegnate da Scarpa e realizzate dal laboratorio della Tessoria Asolana. La mostra sarà aperta tutti i giorni dalle 15.00 alle 18.00, sabato e domenica anche dalle 11.00 alle 13.00.
Il Museo rende omaggio a Carlo Scarpa affiancando alla pubblicazione del volume sulla collezione dei disegni per Castelvecchio una mostra intitolata Carlo Scarpa per Castelvecchio: una selezione dei disegni. L’esposizione si terrà dal 30 maggio al 3 settembre 2006, nell’ambito delle attività previste per le celebrazioni del centenario scarpiano promosse dal Comitato Nazionale.
Esposti l’ultima volta in occasione della mostra Carlo Scarpa. Mostre e Musei. Case e paesaggi tenutasi nel 2000 a Castelvecchio e al CISA, i fogli originali del grande architetto consentiranno al visitatore un immediato confronto tra il progetto e l’opera realizzata.
Nell’ambito delle celebrazioni del centenario della nascita di Carlo Scarpa (1906-1978) e in occasione della presentazione del volume Il complesso monumentale Brion a San Vito d’Altivole di Vitale Zanchettin (Venezia, Marsilio 2005), il Centro Internazionale di Studi di Architettura A. Palladio di Vicenza inaugura un’esposizione monografica sulle fotografie di Gianni Berengo Gardin conservate nella collezione della Fototeca Carlo Scarpa.
La mostra allestita negli spazi del museo Andersen, sede provvisoria del Centro archivi di architettura del MAXXI, presenta una selezione di 40 disegni autografi di Carlo Scarpa e una rassegna di immagini d’autore delle opere realizzate.
Nella biografia di Carlo Scarpa, l'attività di costruttore di spazi domestici – nell'accezione più ampia del termine - si snoda parallela a quella di allestitore e museografo. Tra gli anni Trenta e gli anni Sessanta, l'architetto elabora una serie di progetti significativi, spesso poco conosciuti, che si rivelano sostanziali per comprenderne la ricerca progettuale intorno al concetto di spazio dell'abitare. Diverse fonti testimoniano l'attenzione di Scarpa verso i modi di vita del committente - spesso un membro del milieau culturale veneziano - che egli tenta di tradurre in soluzioni architettoniche specifiche.
Se gli spazi dell'abitare ideati nell'ultimo decennio della sua carriera hanno trovato collocazione più volte all'interno di contesti espositivi, al tema affrontato da questa piccola mostra non è ancora stata dedicata una rassegna monografica. A differenza delle opere successive, i materiali grafici prodotti da Scarpa tra il 1930 e il 1960 sono quasi totalmente autografi e in parte inediti.
Venezia e Roma, 2002, Rio de Janeiro e San Paolo del Brasile, 2003-04, Stoccolma, 2005
Quest’opera, portata a compimento dopo la morte dell’architetto da altri professionisti, non è mai stata sufficientemente studiata e valorizzata.
La mostra sarà allestita al VI piano del Museo Revoltella, una delle parti dell’edificio che maggiormente rispecchia il pensiero di Scarpa. L’intento è quello di mettere in luce il rapporto tra l’architetto e il Museo e ripercorrere le fasi progettuali.
Accanto al rilievo dell’edificio attuale, saranno esposti, tra l’altro, alcuni disegni inediti del maestro, le tavole grafiche, e la sua relazione al progetto originario.
I documenti presentati sono oggi conservati presso gli archivi della Direzione Generale per l’Architettura e l’Arte Contemporanea del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.