Trieste, Museo Revoltella, 7 maggio – 27 giugno 2004
Quest’opera, portata a compimento dopo la morte dell’architetto da altri professionisti, non è mai stata sufficientemente studiata e valorizzata.
La mostra sarà allestita al VI piano del Museo Revoltella, una delle parti dell’edificio che maggiormente rispecchia il pensiero di Scarpa. L’intento è quello di mettere in luce il rapporto tra l’architetto e il Museo e ripercorrere le fasi progettuali.
Accanto al rilievo dell’edificio attuale, saranno esposti, tra l’altro, alcuni disegni inediti del maestro, le tavole grafiche, e la sua relazione al progetto originario.
I documenti presentati sono oggi conservati presso gli archivi della Direzione Generale per l’Architettura e l’Arte Contemporanea del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Il Museo Revoltella sta organizzando in collaborazione con la Facoltà di Ingegneria dell'Università di Trieste una mostra finalizzata alla documentazione del progetto di ampliamento del museo elaborato negli anni sessanta da Carlo Scarpa.
orario:
lunedì, mercoledì, venerdì e sabato 9-14/16-19
domenica 10.19
martedì chiuso
Guida breve alla mostra disponibile per la consultazione al Centro Carlo Scarpa di Treviso
Da Friedrich Hitzig a Carlo Scarpa
Nella copiosa letteratura specifica che prende in esame l’opera architettonica di Carlo Scarpa, il progetto da lui redatto nel 1963, per l’ampliamento del Civico Museo Revoltella di Trieste, è quasi assente o considerato in modo del tutto marginale per le due conclamate ragioni:
- i lavori si sono protratti fino agli anni ’90 (l’inaugurazione del museo ampliato e ristrutturato, dopo una complessa e tormentata vicenda esecutiva, è del 1991), ben oltre il 1978, quando Carlo Scarpa è venuto a mancare;
- l’esecuzione degli stessi è stata curata da altri (dagli anni ’70, nella responsabilità della direzione lavori era ufficialmente subentrato, su precisa indicazione di Scarpa, l’architetto Franco Vattolo di Udine, che in questo caso lo aveva affiancato come collaboratore fin dall’inizio; dal 1989 la conclusione dei lavori, di sistemazione funzionale interna, è stata curata dall’arch. triestino Gian Paolo Bartoli).
In quest’opera, di dimensioni considerevoli rispetto agli altri lavori di Carlo Scarpa, e da lui realizzata nelle componenti architettoniche sostanziali, sia pur con la mediazione di un suo collaboratore, non ritroviamo il consueto tocco finale e la cura dei particolari architettonici e neppure i magistrali allestimenti espositivi in cui è riuscito ad esprimere la sua insuperata sensibilità poetica e il suo magistero compositivo.
Possiamo però meglio apprezzare le componenti strutturali e formali dell’organismo architettonico da lui concepito, particolarmente significative in questo caso, anche in relazione alle altre opere di cui è costituito il suo percorso progettuale.
Nell’ambito della Facoltà di Ingegneria, nell’anno accademico 2001-2002, come tema di indagine del Laboratorio condiviso di “Rilievo e Storia dell’Architettura”, è stato scelto e studiato l’edificio che ospita il Civico Museo Revoltella di Trieste. Ripercorrere minutamente, e in forma collegiale, lo sviluppo storico e la vicenda costruttiva che hanno portato all’inverarsi dell’idea progettuale di Carlo Scarpa, ha costituito un’importante esperienza didattica che ora si intende tradurre in sintesi espositiva nella Mostra che sullo stesso tema si vuole realizzare.
L’esposizione dei risultati acquisiti con la ricerca storica e il rilievo diretto dell’organismo architettonico, affiancati da una selezione di disegni originali ed inediti di Carlo Scarpa per il progetto del Revoltella, consentirà, da un lato, di approfondire la conoscenza del pensiero e del percorso creativo del maestro e, attraverso il confronto tra il rilievo del complesso museale odierno con la proposta progettuale originaria, di verificare la paternità indiscutibile del progetto e di apprezzarne la completezza organica della concezione architettonica, dall’altro, di far conoscere alla cittadinanza l’evoluzione storica di questo importante organismo urbano che rientra a pieno titolo nel patrimonio culturale consolidato della Città. (prof. Giovanni Ceiner)
Civico Museo Revoltella - Galleri d'arte moderna
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