Da maggio di quest'anno è in atto un lavoro di restauro della parte che più ha caratterizzato l'intervento dell'architetto, tra il 1961 e il 1963: la creazione di un nuovo ingresso, con l'aggiunto di un ponte nuovo (all'epoca molto contestato) sul canale: la trasformazione di un'area degradata a magazzini nella sala Luzzato, luogo espositivo e di convegni; infine la realizzazione di quel capolavoro che è il giardino.
Il restauro di quest'area verrà completato entro la primavera del 2007, quando il giardino sarà in piena rifioritura. Costo complessivo dell'intervento 730.000 euro, di cui 550.000 messi a disposizione dalla Regione Veneto.
Tutta la mattinata è stata dedicata a illustrare questo progetto: all'inizio il presidente della Fondazione Querini Stampalia, Marino Cortese, ha riletto il primo verbale di incarico affidato dal direttore Dazzi a Scarpa: erano gli anni Cinquanta del secolo scorso e Scarpa era già considerato un architetto importante. Sono seguiti gli interventi dell'architetto Maura Manzelle, incaricata delle indagini preliminari sui restauri in corso e dell'architetto trevigiano Mario Gemin, il direttore dei lavori, che ha ricostruito il percorso che intercorre, anche con molti ripensamenti in corso d'opera, tra i disegni e la realizzazione delle opere. Gemin con il suo studio è sempre stato a fianco di Scarpa, fornendogli un valido contributo tecnico.
Tutto dedicato ai rapporti tra Carlo Scarpa e la Biennale, il pomeriggio. Nel pomeriggio lo ha sostituito il portavoce Franco Miracco che ha comunicato che le Assicurazioni Generali hanno contattato nei giorni scorsi lo stesso Galan perché predisponga un progetto per un riutilizzo più consono dello spazio Olivetti in piazza San Marco, attualmente ridotto a uno squallido bazar. "Mettiamoci insieme al più presto, Regione, Comune, Biennale e la stessa Querini Stampalia per fare una proposta credibile" - ha suggerito Miracco.
E' da segnalare per la prossima Biennale di Arti Visive, nel calendario del prossimo giugno, ai giardini verranno presentati i documenti relativi agli interventi di Carlo Scarpa alla Biennale. È un'iniziativa dell'Archivio Storico della Biennale, che si affianca al già concluso restauro, a cura del Comune di Venezia, del Giardino di Carlo Scarpa, sempre all'interno dell'area dei giardini e alla ricostruzione della biglietteria, progettata dall'architetto nel 1952, a cura della Soprintendenza. "Abbiamo dovuto rintracciare i materiali di cui era composta la portineria (cemento, diversi tipi di legno, ferro, vetro - ha sostenuto la soprintendente Renata Codello - che erano stati abbandonati all'esterno o lasciati degradare in alcuni magazzini".
A concludere i lavori, Angelo Tabaro, capo dirigente del settore cultura della Regione Veneto, che ha potuto mostrare, a degno coronamento del centenario, la pubblicazione "Carlo Scarpa, Atlante delle architetture" curata dal CISA di Vicenza, edita dalla Regione insieme a Marsilio.
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