L’esposizione ricostruisce attraverso più di 300 opere il percorso creativo di Scarpa come direttore artistico per la vetreria Venini, dal 1932 al 1947. Le opere, alcune delle quali esposte per la prima volta e provenienti da collezioni private e musei di tutto il mondo, sono suddivise in una trentina di tipologie diverse per tecnica di esecuzione e per tessuto vitreo. La mostra offre un’occasione di riflessione sull’importanza dell’esperienza del design nell’opera di Carlo Scarpa, che al periodo muranese deve la sua vocazione sperimentale e artigiana, e propone un interessante confronto tra l’attività di Scarpa-designer e quella di Scarpa-architetto. [fonte: www.cini.it]
Sarà presentato il libro dell’architetto Alessandro Scandurra Juan Navarro Baldeweg, Umberto Riva, Carlo Scarpa e l’origine delle cose, Regione del Veneto e Marsilio Editori, 2011.
Il volume è nato dalla raccolta dei testi delle video interviste sul maestro veneziano realizzate con gli architetti Juan Navarro Baldeweg e Umberto Riva. Presentate all’XI Biennale di Architettura, nel padiglione Venezia, tali conversazioni costituiscono un viaggio all’interno della mente di Scarpa, parti di uno strumento per guardare il suo paesaggio mentale, per rappresentare i processi di trasformazione dei suoi pensieri. Come afferma Scandurra stesso: “Ho trascritto e annotato le interviste con riferimenti che fanno emergere i contenuti latenti nel testo, commentate con immagini che ho ricalcato per rendere confrontabili cose apparentemente lontane fra loro. Affluiscono sul tavolo una serie di temi disparati, un quadro di reperti. Il libro è un meccanismo produttore di domande”.
Giovedì 28 giugno, alle ore 18, al Centro Carlo Scarpa di Treviso in occasione dell’inaugurazione della mostra omonima, verrà presentato il volume “I disegni di Carlo Scarpa per casa Ottolenghi”, Silvana editoriale, 2012. Saranno presenti M. Teresa de Gregorio, Dirigente per le Attività Culturali e Spettacolo della Regione del Veneto, Paola Marini, Direttrice dei Musei d’Arte e Monumenti del Comune di Verona, l’architetto Guido Pietropoli, il committente Alberto Ottolenghi e Alba Di Lieto, responsabile dell’Archivio Scarpa del Museo di Castelvecchio, curatrice del volume e della mostra.
È la prima mostra che New York dedica a Scarpa. I disegni esposti gettano nuova luce sulla dimensione intellettuale privata dell’architetto, mostrando come l’occhio, la mente e la mano lavorino all’unisono per generare una visione architettonica senza precedenti. La mostra illustra i processi creativi di Scarpa attraverso i suoi progetti d’architettura. Se il disegno tracciato a mano è oggi completamente scomparso dalla pratica architettonica, sostituito da immagini generate al computer, la mostra fornisce una rara occasione di comprendere il processo mentale di questo prolifico architetto attraverso i suoi disegni squisitamente personali.
La mostra presenta gli esiti della prima edizione di un’iniziativa di valorizzazione della Fototeca Carlo Scarpa, creata e gestita dal Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio per la Regione del Veneto.
Il progetto si propone di creare strumenti in grado di integrare le ricerche sulle banche dati e i documenti digitali attualmente disponibili su web relativi all’opera di Carlo Scarpa.